versioni a confronto
mercoledì 26 giugno 2013
giovedì 13 giugno 2013
cajun - New Orleans
E' sempre un piacere ritrovare Zachary Richard, soprattutto dopo l'ictus che lo ha colpito nel 2010 e che lo ha quasi messo fuori gara.
In Le Fou si ritrovano i profumi e soprattutto i cattivi odori di New Orleans e delle sue strade ancora infangate da un' alluvione da cui pare non riesca ancora a riprendersi. Nel disco Richard si avvale della chitarra di Sonny Landreth, la dove servono più carattere ed energia.
Neneh Cherry
Neneh Cherry, più o meno, la conosciamo tutti: figlia adottiva di Don Cherry, tra i padri del free-jazz, col quale ha viaggiato in lungo e in largo per il mondo.
Ma è con la sua carriera solista, tra anni 80 e 90, che Neneh raggiunge la popolarità, realizzando tre album che ne hanno evidenziato il talento di diva hip hop/R&B, culminando con il duetto assieme Youssou N'Dour, nella straordinaria "Seven Seconds".
Dopo qualche anno di silenzio l'anno scorso pubblica "The Cherry thing" con il trio di "avant jazz" The Thing capitanati dall'estroso e visionario sassofonista Mats Gustafsson.
Si tratta di un disco quasi tutto di cover di grandi classici della musica, e di un paio di brani inediti. Si va da "What Reason" di Ornette Coleman cantata a suo tempo da Asha Puthli, a Dirt degli Stooges e Dream Baby Dream dei Suiside cantata anche da Springsteeen.
Dal mio punto di vista si tratta di un disco straordinario.
lunedì 10 giugno 2013
outsider
A seguito del post pubblicato qualche giorno fa, è doveroso (in memoria di quello che ha rappresentato il mucchio) comunicare la nascita della nuova rivista diretta da Max Stefani.
Vi scriveranno oltre al suddetto Stefani: Blue Bottazzi, Giancarlo Susanna, Paolo Vites e Eleonora Bagarotti..
Queste le parole del direttore nel suo primo editoriale: "Più della metà di “Outsider” è composto dunque da articoli e interviste tratti dalle migliori riviste straniere: Mojo, Uncut, Plugged, Rock And Folk, Kerrang etc.. Vuol dire che i giornalisti stranieri sono migliori? Sì, sono più bravi. Il rock and roll l’hanno inventato loro, ci sono cresciuti, ce l’hanno in casa."
Saranno contentissimi i giornalisti italiani che scrivono nella rivista di tali affermazioni; chiedere 7 euro (visto il momento di crisi) per una rivista fatta per la metà di copia e taglia e cuci, francamente mi sembra troppo. La rivista non è disponibile ovunque ma solo nelle edicole di Roma e Milano nei tre aeroporti principali e in alcuni punti vendita selezionati (vi risparmio il pippone sul perchè di questa scelta, potre leggerlo da soli), oltre naturalmete in abbonamento sia cartaceo che in pdf. Comunque il posto più vicino (si fa per dire) a noi dove trovare la rivista, se vi in teressa, è il Sacco e Vanzetti a Concordia Saggitaria.
Dimenticavo di dirvi che il primo numero è dedicato al mai dimenticato Stefano Ronzani; certo che se si arriva a tirare in ballo i morti per lanciare una rivista siamo proprio messi male.
sito della rivista: http://www.outsiderock.com/
martedì 4 giugno 2013
La fine di un mito
La storia dell' abbandono da parte del vecchio direttore di questa storica e importante rivista musicale è arcinota a tutti. Ma le vere cause non sono mai state chiare tutto era molto fumoso; le varie dichiarazioni dei protagonisti non schiarivano certo il panorama. A far luce in modo molto chiaro ci pensa una storica firma del Mucchio: EDDY CILIA.
Non vi anticipo niente anche perchè la cosa e abbastanza disgustosa, mi limito solo a fornirvi il link al post nel blog di Cilia, che vi consiglio caldamente di leggere. http://venerato-maestro-oppure.com/2013/06/01/la-zuppa-del-casale-rock/
Una cosa è certa dopo aver letto ciò NON COMPRERO PIU' IL MUCCHIO e nessuna altra rivista diretta da queste persone. Sono offeso di essere stato preso in giro come lettore della rivista dalla vecchia e attuale direzione.
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